Visitare il parco di Yellowstone era da tempo nella nostra “To Do List” e così quest’anno, decisi a fare un viaggio nel Canada Occidentale, abbiamo aggiunto anche questa tappa .
Mai scelta fu più azzeccata! Yellowstone è un parco con moltissime meraviglie da vedere e gli stati che lo comprendono e che abbiamo deciso di visitare, Wyoming e Montana, hanno paesaggi bellissimi che ti fanno sentire nella vera America … quella dei ranch, dei bisonti e degli spazi infiniti!
Atterriamo all’aeroporto di Jackson, molto vicino ai primi posti che vogliamo vedere, e soggiorniamo poco fuori al Grand Teton National Park in modo che nei primi giorni avremo tutto a portata di mano e potremo riprenderci un po’ dal fuso orario.
Jackson è una cittadina particolare, un po’ fuori dal tempo, che merita sicuramente una visita. Noi ci siamo stati la sera, abbiamo percorso le viuzze del centro e cenato nella famosa Million Dollar Cowboy Steakhouse: sgabelli a forma di sella di cavallo per chi vuole stare al bancone e ambiente caratteristico tutto in legno per mangiare un buon hamburger (noi abbiamo scelto quello di Elk e quello di Bison 🙂 davvero buoni!).
Completamente sballati dal fuso, il primo giorno siamo svegli alle 5 del mattino e partiamo subito alla volta del Grand Teton, un parco dalle cime altissime a dai bellissimi colori.


Percorriamo prima la strada interna e più scenografica, la Teton Park Road, che ci porterà a vedere il Jenny Lake e che ci consentirà di fare qualche sentiero a piedi (ci piace camminare ed è questo l’unico vero modo per immergersi nella natura!). Camminiamo verso il Taggart Lake (2 orette andata e ritorno) e verso il Bradley Lake (3 orette circa) perché sono sentieri facili. Raccomandiamo di portare sempre dell’acqua con voi perché d’estate si raggiungono tranquillamente i 28/30 gradi… non come noi che ce la siamo dimenticati in auto ed abbiamo patito un po’! Il mio consiglio è di avere anche lo spray anti-orso…ok costa 40 dollari e molto probabilmente non vi servirà… ma io volevo stare serena e mi sono “armata”! Vedrete moltissime persone che lo hanno, è davvero una sicurezza se ci fosse un’emergenza!
Poi percorriamo la strada esterna US191 che costeggia lo Snake River e facciamo tappa alla Cunningham Cabin, un’abitazione rustica della fine dell’800 in mezzo alla prateria e con le montagne sullo sfondo, e poi ci fermiamo più volte ad ammirare i bisonti al pascolo…davvero immagini stupende!


Sveglia presto come è nostra abitudine in vacanza, oggi direzione Yellowstone N.P.! Il nostro albergo a Moran-WY- è stato un buon compromesso in questa zona per muoverci ed infatti oggi non ci mettiamo molto per arrivare a destinazione: Grand Teton è l’entrata sud di Yellowstone per cui ci addentriamo ancora nel parco, facciamo qualche sosta e a metà mattina siamo arrivati!
Iniziamo subito dalla zona Upper Geyser per vedere lo spettacolo degli oltre 180 geyser, dell’Old Faithful, del Grand Geyser e di tutta quell’acqua che FRIGGE proprio sotto ai nostri piedi… fa impressione pensare che lì sotto ci sia tutto questo movimento! Ma in fondo lo sapevamo…siamo sopra al super vulcano!



Nel Midway Geyser Basin c’è la Grand Prismatic Spring, una sorgente calda tra le più grandi degli States, che è secondo noi un capolavoro di quell’artista che si chiama Natura! Ha dei colori bellissimi, noi rimaniamo incantati ad ammirarla!
Ci sono tante sorgenti da vedere, tutte ben segnalate. Se si vuole, si cammina pure un bel po’ e ne vale proprio la pena. Noi abbiamo fatto il pieno e siamo proprio cotti. Per fortuna abbiamo prenotato l’albergo a West Yellowstone, posizione perfetta a pochissimi minuti dal parco. Inutile dire che cerchiamo disperatamente di vedere un orso, sarebbe proprio un bel colpo di fortuna, ma per ora ancora nulla!
Il secondo giorno a Yellowstone lo dedichiamo innanzitutto alla zone del Norris Geyser Basin, anche qui molte fumarole e sbuffi da vedere passeggiando sulle sicure passerelle. E subito dopo all’area Mammoth Hot Springs, cioè quella delle sorgenti che assumono la forma di terrazze colorate grazie all’azione dell’acqua, del calcare e di alcuni batteri che conferiscono sfumature di colore molto suggestive. Qui, ma un po’ in tutto il parco, il consiglio è di muoversi la mattina presto perché i turisti sono tanti. E soprattutto di non soffermarsi solo a sbirciare o a fare foto nei punti panoramici super affollati: basta camminare pochi minuti e troverete posticini più tranquilli da cui godere di questi magnifici posti!
Altra fermata obbligatoria alla Lamar Valley, dai prati verdi sconfinati e animali che pascolano ovunque.
Preparatevi a stare in auto un bel po’, il parco è grandissimo e i chilometri da fare non sono pochi.
Siamo entusiasti e carichi e raggiungiamo Canyon Country da dove facciamo alcuni brevi sentieri (un po’ troppo gettonati purtroppo) ma che ci consentono di vedere il bel canyon di questo parco e le cascate. In particolare segnalo il Brink of Upper Falls, il sentiero che conduce esattamente sopra la cascata. Quello che ci troviamo davanti agli occhi è incredibile: la potenza dell’acqua che scende e diventa un fiume in mezzo al canyon che sembra un dipinto, il tutto incorniciato dall’arcobaleno! Questa immagine non la scorderò mai!
Il terzo e ultimo giorno abbiamo voglia di camminare un po’ e raggiungiamo il Cascade Lake, 8 km a/r di una bella camminata pianeggiante…davvero rilassante! Passeggiatine varie anche alla zona del Mud Volcano, nella Hayden Valley che segue lo Yellowstone River e piccola sosta allo Yellowstone Lake. Il giro del parco è completo! L’aspettativa era altissima ed è stata ampiamente rispettata… questo è veramente un posto da visitare!
