Mai avrei pensato di arrivare fin lassù! Va bene camminare, va bene salire ai rifugi, va bene pure la salita lunga e ripida … ma una vetta a quasi 3000 mt sembrava davvero fuori dalla mia portata! Alzare gli occhi e vedere quella parete rocciosa enorme, con il sentiero che si fa piccolissimo e gli escursionisti che sembrano formichine , e salire pian piano guadagnando metri e altitudine fino alla vista della croce è stata davvero una soddisfazione pazzesca!
E’ una bellissima giornata di sole di agosto e partiamo con il bus dal nostro albergo di Compaccio per raggiungere Saltria in circa 10-15 minuti. All’Alpe di Siusi le navette da Compaccio a Saltria e ritorno passano ogni 20 minuti a partire dalle 8.40 di mattina e fino alle 19.00 di sera; il biglietto costa 2,50 euro a tratta e si può fare a bordo o alle fermate che hanno il distributore automatico.
Arrivati al capolinea camminiamo un paio di minuti per raggiungere la seggiovia Florian che, al poco economico prezzo di 13 euro, ci farà risparmiare un bel tratto di strada di circa un’oretta e ci scaricherà alla baita Williamshutte: visto che l’idea è quella di raggiungere la cima del Sassopiatto e non sapendo bene cosa aspettarci, abbiamo pensato che accorciare un pezzetto la strada potesse essere una buona idea☺️

La Williamshutte è carina e accogliente, circondata da prati verdissimi e da montagne, è un ottimo punto di partenza o di arrivo per le escursioni da queste parti. Seguiamo il cartello che indica “Tutte le direzioni” e poi seguiamo per il Rifugio Sassopiatto, un sentiero largo, comodo e ovviamente bello deciso che in circa 40 minuti ci porterà a destinazione. Il rifugio si trova a 2300mt su un bel pratone, è circondato dalle cime dolomitiche ed è proprio sotto l’omonima vetta. E’ stra-carino sia dentro che fuori, un piacere sostare qui ed infatti ci torneremo qualche giorno dopo 😉


Bando alle ciance, il bello deve ancora iniziare! Beviamo un bel caffettino e partiamo per la meta del giorno. Siamo tranquilli e spensierati perché all’inizio il sentiero è facile, prati e sassi e pendenze davvero irrisorie. Poi i prati lasciano sempre più spazio ai sassi. Poi i sassolini diventano sassoloni e in un attimo ti ritrovi sulla bella parete rocciosa della montagna, che per salire a volte hai bisogno di aiutarti con le mani … e diffidate da chi vi dice che non è ripida!! E’ ripida eccome!! E impegnativa!!Pianin pianino e con svariate soste per bere o per guardarsi intorno, entusiasmo a palla per l’impresa che sto compiendo, continuo a guardare l’altimetro per capire come sto messa…


L’arrivo in vetta sembra impossibile a volte, guardi su e ti chiedi se e quando ci arriverai. In più la simpatica croce non si vede fino all’ultimo, quindi bisogna fare un atto di fiducia nel mondo e continuare a camminare confidando nell’apparizione🤞🏼!!! E dopo circa 1h30 di “modalità rampichino” finalmente a 2958 mt si mostra a noi la croce e ci appare pure un panorama da urlo. A lasciarci senza parole , oltre alla vista su tantissime riconoscibili montagne, è sicuramente l’imponenza e la vicinanza del Sassolungo… lui è così vicino e noi siamo così alti che la sensazione è quella di volare!! Che conquista la vetta del Sassopiatto! Ci guardiamo intorno felici e soddisfatti, scattiamo qualche foto di rito, ci sediamo qualche minuto a contemplare il paesaggio e a ripigliarci un attimo e poi ci prepariamo per la discesa. Non facilissimo il primo tratto a scendere, ma piano piano nel giro di un’oretta e un quarto siamo tornati al rifugio e ci rifocilliamo con un bel pranzetto.


Su consiglio della proprietaria dell’albergo, al ritorno decidiamo di percorrere un sentiero differente e imbocchiamo la cresta che costeggia la Val Duron e che porta al rifugio Alpe di Tires; non arriviamo però a quest’ultimo ma deviamo a destra verso il rifugio Molignon, il sentiero tra i pascoli con vista Denti di Terrarossa è davvero bello!

In conclusione abbiamo fatto una bella scarpinata di circa 15 chilometri, meno difficile di quel che si pensava ma davvero varia ed appagante … come primo giorno di vacanza, direi che siamo partiti con il botto!

Grandissima
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