California, Nevada, Arizona e Utah: giretto a ovest

La nostra prima volta in America la dedichiamo ad alcuni parchi dell’ ovest e ad alcune città mitiche da vedere come Las Vegas e San Francisco. Saltiamo a piè pari Los Angeles perché non ci ispira particolarmente e perché spesso non ho sentito commenti entusiastici su questa metropoli. Essendo agosto abbiamo prenotato online sia l’auto che gli alberghi con un po’ di anticipo ed abbiamo fatto benissimo perché ci è capitato spesso di arrivare alla reception stanchi la sera e vedere un sacco di persone “rimbalzate”: stanze piene e in alcune zone poche strutture ricettive, vivamente sconsigliato doversi cercare una sistemazione dopo aver fatto ore e ore di viaggio!

Atterriamo a San Francisco da cui però partiamo subito (la vedremo alla fine del viaggio)  e ci dirigiamo verso la nostra prima meta: Yosemite. E’ uno dei più grandi parchi americani e ,anche se non mi ha mai lasciato a bocca aperta in quanto l’ho trovato molto simile ad alcune zone di montagna del Trentino, vale la pena farci un giretto. Ad agosto c’è gente ma è comunque vivibile poiché è grande.  Il prezzo del biglietto si aggira sui 30 dollari a vettura e vale una settimana ( abbiamo fatto la tessera americana dei parchi, sicuramente conveniente quando si decide di visitarne tanti). Noi però gli abbiamo dedicato solo una giornata e quindi non possiamo dire di conoscerlo bene: ci siamo fermati a vedere alcuni punti panoramici ( tipo Half Dome e El Capitan), abbiamo attraversato la foresta e abbiamo fatto alcune camminate brevi. Una che sicuramente consiglio è alle Vernal Falls, con un po’ di fatica nell’ultimo tratto della scalinata, ma sarete ripagati dall’arcobaleno che si forma tra le goccioline di acqua e dal bel salto della cascata. Mentre riposavo su un sasso, in una zona all’ombra dove fortunatamente bivaccavano altre persone,  ho pure visto un orso a circa 20 mt da me. Passeggiava beato tra gli alberi e se ne è andato tra lo stupore (e la preoccupazione!) di tutti.

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La nostra seconda tappa è il Sequoia National Park, qui si che rimaniamo a bocca aperta! Ci dirigiamo alla Giant Forest per vedere il General Sherman Tree, l’albero più grande del mondo: è alto 83 metri, ha una circonferenza di 30 e dicono abbia tra i 2300 e i 2700 anni. Camminiamo per il Congress Trail per vedere altre maestose sequoie e guidiamo a zonzo  guardando verso l’alto per scorgere le cime di queste enormi piante. Il Tunnel Log è un albero caduto nel 1937 e ora diventato un bel ponte sotto cui passano le auto. Anche Buttress Tree è un albero caduto e si può notare la grandezza delle sue radici!

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Il nostro tour prosegue verso la Death Valley, la famosissima valle incastonata tra le catene montuose e famosa per essere uno dei posti più caldi della terra…fidatevi …fa proprio il caldo  che dicono! Alle 12 c’erano circa 43 gradi! Il consiglio è di partire presto per godere di alcune ore di temperatura decente, anche se poi comunque ad una certa ora dalla calura non si può sfuggire.USA 2010 (202)

Ci fermiamo alle Sand Dunes, un vero e proprio deserto di sabbia e poi allo Zabriskie Point, un punto panoramico famoso per le belle sfumature delle sue rocce.USA 2010 (220)USA 2010 (236)USA 2010 (250)

Badwater invece è il punto più basso degli Stati Uniti , 86 metri sotto il livello del mare, ed appare come una grande distesa di sale. Visitiamo la Artists Drive che è una strada in mezzo a rocce e montagne di colori molto particolari e il Golden Canyon, una passeggiata in pianura di circa 3 km tra rocce dalle sfumature dorate. La giornata di caldone è impegnativa, ma l’asprezza della natura comunque ci affascina! Chilometri e chilometri di nulla, sabbia, polvere e siccità! E un sole che picchia duro!Ricordatevi di portare sempre con voi da bere e di non strafare con la macchina, meglio essere prudenti e non restare a piedi!

Dalle asperità del deserto ai fasti di una città davvero originale, Las Vegas. Di giorno non si può certo dire sia una bella città : sono solo albergoni, negozi e costruzioni che riproducono i più disparati monumenti mondiali. Ma di notte si illumina e si riempie e diventa la città che tutti immaginiamo! Esploriamo la Strip, cioè la strada principale e poi ovviamente andiamo in un paio di Casinó dove le ore volano (e non ci sono apposta gli orologi), dove si può ancora fumare mentre tenti la fortuna e dove ti portano drink gratuiti. Ci sono locali per divertirsi e feste negli alberghi. Per noi è stata una piacevole sosta per riposarci e per ricaricare le batterie prima della partenza per nuove avventure. Ci siamo goduti le piscine ed i buffet degli alberghi, i servizi che questi mettono a disposizione dopo una settimana di piccoli hotel dove non c’era nulla. Belli gli spettacoli d’acqua dell’hotel Bellagio che quel giorno oltretutto avevano come sottofondo il buon Pavarotti e ricordo con simpatia quella receptionist che ci consigliò di andare a vedere l’hotel Venezia perché molto bello (le abbiamo gentilmente risposto che noi italiani abbiamo quella vera di Venezia  che è molto meglio!!!!). E’ sicuramente un posto da vedere perché stravagante e colorato, un’oasi scintillante in mezzo al deserto!

Lasciamo il Nevada e ripartiamo alla volta di Zion N.P. nello Utah.  Ci serviamo dello shuttle gratuito che ci fa fare il giro nel canyon poiché alle vetture in questo periodo dell’anno non è consentito.  Il canyon è scavato dal fiume Virgin ed è caratterizzato da rocce rosse imponenti .

Lo Utah in alcune zone è un po’ più verde,con qualche centro abitato ed allevamenti di bisonti. Sulla strada ci imbattiamo nel Red Canyon, un altro posto fatto di guglie rossastre che anticiperà il posto davvero particolare dove arriviamo al tramonto, Bryce Canyon. È proprio una magia della natura questa! Un’infinità di pinnacoli e hoodoos rossastri che formano un anfiteatro e che nel tardo pomeriggio assumono diverse tonalità anche del rosa e dell’arancione. Ci sono diversi sentieri da fare se avete tempo a disposizione e sappiate che Bryce è a 2500mt di altitudine, quindi di giorno in estate si sta benone ma la sera arriva anche a 5 gradi!USA 2010 (438)

Al confine tra Utah e Arizona c’è il cuore dell’ovest americano secondo noi ed è la Monument Valley, lo spettacolare paesaggio dei film western con cow-boy e indiani. Qui la natura ha creato in mezzo alla pianura  guglie monolitiche  fatte di rocce e sabbia di un arancione intenso. La riserva appartiene agli indiani Navajo e una loro tribù ci vive tutt’ora ( il ticket di ingresso non è compreso nella tessera parchi poiché la riserva è gestita dagli indiani). E’ possibile entrare con la propria auto e si deve percorrere un circuito di circa 30 km che passa per tutti i punti più belli del parco. Noi ci siamo stati molte ore, eravamo veramente incantati da queste formazioni rocciose, dai loro colori, dalla grandezza del posto e dalle sensazioni che suscita! Incredibile anche la quantità di foto fatte!:)USA 2010 (580)USA 2010 (547)USA 2010 (513)

Raggiungiamo il nostro quarto stato americano, l’Arizona , in direzione di un’altra meraviglia naturale: il Grand Canyon. E’ una gola scavata dal fiume Colorado nel corso di milioni di anni ed è lunga circa 300km e profonda anche 2km. Dicono rappresenti la storia geologica del nostro pianeta in quanto mostra i vari strati di roccia che si sono susseguiti nelle varie età. Noi abbiamo visitato la South Rim ed abbiamo soggiornato all’interno del parco. Anche qui il paesaggio toglie il fiato ed i colori soprattutto nel tardo pomeriggio fanno dimenticare i km fatti e le temperature caldissime di agosto (si possono fare camminate e sentieri ma attrezzatevi con acqua e abbigliamento adeguato perché può essere pericoloso. I cartelli presenti spiegano tutto e un po’ di sale in zucca e di buonsenso renderanno le passeggiate sicure e meravigliose!).USA 2010 (603)

Salutiamo il Grand Canyon perché oggi ci aspetta un super tappone da 800-900 km in direzione San Diego. Partiamo come sempre prestissimo ,sono circa le 6 del mattino, facciamo qualche sosta velocissima lungo la strada (tra cui una deviazione per vedere la mitica Old Route 66 a Williams,dove il tempo sembra essersi fermato a 50 anni fa)  e nel pomeriggio siamo in un carinissimo quartiere residenziale di San Diego a citofonare al nostro amico Marco che ci ospiterà per qualche giorno. Andiamo con lui ed i suoi amici in spiaggia a Mission Bay per fare un bel tuffo nell’oceano freddino  e per fare pure una partitina a beach volley; anche qui la scena è quella che si vede nei film, cioè spiaggia molto larga e con campetti per i vari sport, passeggiata sul lungomare con quelli che vanno con i pattini e appartamenti sulla spiaggia. Ci torneremo nei giorni successivi perché è un bel posticino. La serata si conclude a casa con lasagne, caffè e limoncello…evviva l’Italia! Finalmente dopo 10 giorni si mangia come si deve!USA 2010 (808)

Facciamo un bel giro panoramico sulle colline di La Jolla, zona di villette con vista sulla costa, che mi è rimasta nel cuore perché tranquilla ma esclusiva…diciamo che sarebbe un sogno vivere in una casetta in un posto così! Scendiamo verso il mare e la costa ci piace molto: facciamo qualche passeggiata per negozietti e velocemente passiamo a vedere i leoni marini a La Jolla Cove . In spiaggia ovviamente ci sono le torrette dei guardaspiaggia e i lifeguard decisamente meno prestanti di quelli visti in tv:)USA 2010 (769)

Nel tardo pomeriggio i nostri amici vogliono farci provare un’altra tipica esperienza americana, il surf. Ci portano a Del Mar , una spiaggia a nord della città lunghissima e deserta e dove oggi in mare ci sono onde piccolette. A me non sembra vero essere lì, anche se cavalco un’ondina di 30 cm e resto in piedi sulla tavola per pochi secondi… è il tramonto sull’oceano, avere una tavola da surf e una muta che mi fa gongolare!! Che spettacolo ragazzi!

Il giorno dopo camminiamo un pochino tra i grattacieli di Downtown ma , pur essendo una bella zona, preferiamo prendere l’auto e raggiungere Point Loma, una penisola dove si trovano un faro, un monumento ad un esploratore portoghese ed un cimitero militare dei marinai caduti. E soprattutto dove la vista sulla città è molto bella, vale proprio la pena venire fino a qui!

San Diego è davvero carina, piena di ragazzi e di vita e dove pare si viva bene. Dicono che il clima sia gradevole tutto l’anno, ci sono molte cose da fare e ci sono posti incantevoli … stra-contenti di esserci venuti!

Gli ultimi giorni di viaggio li trascorreremo a San Francisco, una città davvero affascinante, bei palazzi e gente eccentrica. Alloggiamo in centro e ci colpiscono subito le strade caratterizzate dai continui sali-scendi e  i caratteristici cable-car, i tram di fine ‘800 che funzionano senza motore ma con un sistema di cavi sotto la strada (oggi ci sono solo 3 linee e sono utilizzate soprattutto dai turisti, sicuramente consigliato farci un giro).

Avendo lasciato l’auto al noleggio finalmente giriamo a piedi e con i mezzi pubblici ,il giusto modo per vivere una città. Visitiamo Chinatown, che ci incuriosisce sempre e qui a San Francisco è molto grande, e North Beach, il quartiere italiano e molto tranquillo della città, con negozietti e ristorantini.USA 2010 (1069)

Dopo un bel camminare, scorgiamo il grattacielo Transamerica Pyramid, uno dei simboli della città insieme al mitico Golden Gate che , mannaggia alla nuvoletta di Fantozzi, in 3 giorni non siamo mai riusciti a vedere in tutto il suo splendore:(  lo abbiamo visto da vari punti, lo abbiamo attraversato, abbiamo aspettato ritornando più volte ma NADA… lo abbiamo visto sempre monco!!!!

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Fisherman’s Wharf è un quartiere sul lungomare caratterizzato da negozietti, bar, localini, attrazioni varie e dai famosi Pier, i moli, tra cui il Pier 39 che è quello più famoso. Consiglio vivamente di vedere questa zona che , sebbene molto turistica, è piacevole e offre zuppette di crostacei e di pesce mica male. Di fronte potrete vedere anche l’isola di Alcatraz, la famosissima prigione chiusa ormai da un po’ di anni.

Arrivate anche al Pier 7 da cui potrete scattare bellissime foto della città.USA 2010 (946)

E’ ora di tornare purtroppo! Abbiamo macinato 4600 km tra meraviglie della natura e metropoli , vedendo paesaggi famosissimi  e vivendo un po’ dell’America dei nostri sogni… un viaggio bellissimo!

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