La cultura e le tradizioni cubane, così come la sua storia ribelle e rivoluzionaria , ci hanno sempre incuriosito. Volevamo scoprire sia la parte più frivola e turistica di quest’isola caraibica che lo spirito di questa popolazione, da sempre in “conflitto” tra ideali e libertà, tra quello che erano e quello che non volevano più essere.
Il volo atterra all’aeroporto Josè Martì de L’Avana un pomeriggio di agosto e subito ci dirigiamo verso la parte più turistica e sicuramente meno rappresentativa: Varadero. La penisola di Varadero dista circa due ore dalla capitale ed è un susseguirsi di alberghi e resort costruiti su queste spiagge meravigliose. Trascorriamo qui la prima settimana alternando giornate di relax totale a giornate di giretti. La sera si possono visitare locali per vedere spettacoli di bellissimi ballerini cubani e ascoltare concerti di musica locale sorseggiando un bel Mojito, mentre le giornate trascorrono tra spiagge e mare con acqua a 28 gradi!
La nostra prima gitarella è a Cienfuegos, una cittadina sulla costa meridionale dell’ isola ed a circa 200 km da L’Avana. E’ solo di passaggio ma riusciamo comunque a visitare il Parque Jose Martì, cioè la piazza principale, a vedere il Palacio del Gobierno e la neoclassica Catedral de la Purisima Concepcion. Ciondoliamo un po’ per le piccole stradine del centro storico e ci appare sul tetto di un edificio la scritta “Tu ejemplo vive, tus ideas perduran” con l’immagine di Che Guevara: iniziamo così a percepire la storia dell’isola, le idee socialiste che hanno riempito il paese .
Proseguiamo per la nostra vera destinazione, Trinidad. Restiamo incantati da questa città coloniale e colorata, con le strade di ciottoli, i carretti trainati da asini e i vecchietti a cavallo … il tempo qui sembra essersi fermato! La Plaza Mayor e la chiesa della Santissima Trinità ci accolgono insieme ad un’atmosfera unica!
La Casa de la Santeria è il luogo/museo dove si pratica per l’appunto questo culto in cui si fondono elementi cattolici ad elementi africani portati dagli schiavi sull’isola. I Santeros sono coloro che svolgono i rituali di questa religione molto seguita, in cui si mescolano anche pratiche di magia bianca, musiche e danze. Interessanti e curiosi i luoghi, i vestiti e gli accessori che riguardano tutto questo…bambole e amuleti a volte sono invece inquietanti!
Per rifocillarci un po’ prendiamo posto in una taberna con un patio dove un piccolo gruppo musicale interpreta musica cubana…allegria e ritmo qui ce li hanno proprio nel sangue! Sono molto coinvolgenti ed è un piacere ascoltarli. Ripartiamo rigenerati per sbirciare tra le vie secondarie, le più vere forse, dove ci sono gli abitanti del posto ed i locali non per turisti.
Ci imbattiamo anche in una Quinceanera, cioè nella festa dei 15 anni di una ragazzina. In America Latina è forse il compleanno più importante per le ragazze perché rappresenta il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e viene festeggiato in pompa magna: la protagonista indossa un vestito pomposo, arriva con una lussuosa auto cubana e sarà la regina della festa davanti a parenti ed amici. E’ una tradizione davvero molto sentita ed è stato davvero interessante conoscerla!
Trascorriamo qualche altro giorno a Varadero e poi prendiamo un traballante bi-elica per raggiungere l’isola di Cayo Largo. Aereo piccolo, fumo in cabina appena accesa l’aria condizionata, pilota che faceva anche da steward e da facchino, sedili rotti e cicche infilate ai bordi del finestrino… volo disastroso? Nient’affatto! Abbiamo volato benissimo e in poco tempo atterriamo in questo paradiso.
E’ una piccola isola incontaminata con chilometri e chilometri di spiagge bianche. Le spiagge più famose sono Playa Sirena e Playa Paraiso sulla costa ovest. Playa Blanca pure non scherza, ma qui tutte le spiagge sono pazzesche!
Un’escursione organizzata ci porta a Cayo Iguana, un isolotto popolato da enormi iguane che aspettano solo i turisti, e alle piscine naturali, un posto di mare stupendo. La gita prevede anche pranzo con aragosta appena pescata e musica caraibica a go go. Consiglio però di non fare questi tour costosi e affollati proposti dagli alberghi, decisamente meglio chiedere informazioni in giro e trovare gente del posto che vi porta: accoglienza e ospitalità sono caratteristiche dei cubani!
Lasciamo Cayo Largo nel bel mezzo di una tempesta tropicale che dura pochissimo ma che è molto violenta…per fortuna questa volta non dobbiamo prendere il bi-elica! Si va nella capitale cubana a passare gli ultimi giorni di vacanza!
Il nostro albergo è nel quartiere del Vedado, proprio sul Malecòn cioè il famosissimo lungomare de L’Avana. È enorme ed è uno degli hotel storici della città ( un tempo dicono frequentato dai gangster americani!), troppo freddo e dispersivo x i nostri gusti. In albergo comunque ci stiamo solo per dormire, quindi l’importante è che sia vicino a quello che vogliamo visitare.
L’Avana è proprio una città particolare! Gli edifici storici, lo stile coloniale, la musica per le strade e la gente solare che la abita la rendono piacevole e affascinante. Per girarla usiamo i taxi che non costano molto ma anche i mitici Coco-Taxi.
Non è una città ricca, come non lo è tutta Cuba, anche perché c’è sempre stato l’embargo. È interessante chiacchierare con la gente e sentire le opinioni discordanti di quelli che difendono a spada tratta la Rivoluzione ed il Regime (che comunque garantisce istruzione, sanità e viveri a tutti) e chi vorrebbe invece più libertà e apertura soprattutto verso i vicini Stati Uniti, fonte di opportunità. Dicono che il sistema di istruzione qui funzioni benissimo e pure la sanità sia un fiore all’occhiello della Isla Grande.
Non è ricca ma ha dei palazzi bellissimi e molte cose da vedere, camminare per le vie e perdersi è sicuramente la cosa che consiglio a tutti di fare…l’atmosfera è impagabile!
Iniziamo passeggiando per L’Avana Vieja e vedendo la Catedral de San Cristobal del ‘700 per poi dirigerci verso Plaza des Armas. Incappiamo in mercatini caratteristici ed in piccoli gruppetti che fanno musica. Ci sono molti palacios da scoprire e poi raggiungiamo il Castillo de la Real Fuerza, una fortezza del ‘500. Molto bella anche Plaza San Francisco de Asis con la sua chiesa e la Fontana dei Leoni, opera di un italiano.
Andando poi verso la zona de L’Avana Centro, il Capitolio è sicuramente uno degli edifici più famosi: è ovviamente ripreso da quello di Washington ed è stato costruito negli anni ’20 per volere di un dittatore appoggiato dagli Stati Uniti. Sempre qui vicino il Gran Teatro de La Habana. Saranno poi “cose da turisti”, ma un saltino alla Bodeguita del Medio e le classiche foto con le vecchiette cubane in tenuta pittoresca e sigaro in bocca noi non ce le siamo fatti scappare (la nostra vecchietta poi l’ho ritrovata nelle foto di altri amici e sulle riviste di viaggi…credo fosse centenaria!!!).
Nel Vedado visitiamo Plaza de la Revoltution, simbolo della rivoluzione cubana, con l’edificio del Partito Comunista de Cuba e il Ministero degli Interni con la gigantografia del Che e la scritta “Hasta la victoria siempre”. Le manifestazioni politiche più importanti degli anni ’60 sono avvenute qui.
Insomma davvero tutto molto bello da visitare: la gente è allegra e ospitale, la città è sicura anche in zone fuori dal centro e l’atmosfera che si respira secondo noi è particolare (d’accordo o meno con l’ideologia socialista, è oggettivo il fatto che questa terra è intrisa di storia e di rivoluzione… fino a quando durerà!). Probabilmente in futuro non sarà più così, ma ci piace aver visitato la Isla Grande ancora così ricca di fascino!
Bell’articolo, Cuba e unadi quelle mete che non dimentichi facilmente.
Dalle città alle spiagge, l’atmosfera è unica.
👋👋👋
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie! Si, uno di questi posti dove tornerei! Atmosfera davvero unica!
"Mi piace""Mi piace"
Mi ha fatto piacere leggere il tuo post e scorrere le foto.
Ci andammo in viaggio di nozze a Cuba.
Facemmo sia qualche giorno a l’Havana sia un bel giro per l’isola.
Stesse spiagge da voi visitate e quindi i ricordi tornano prepotenti.
Bello davvero.
Credo che il piacere di parlare con la gente sia uno dei ricordi migliori. Il loro sorriso, spontaneità. Faceva davvero allegria!
"Mi piace"Piace a 1 persona